MOMENTO DELLA LUCE

Incontro di condivisione familiare (20/30 min.)

Prima di iniziare –

      Preparare una candela che sarà adoperata solo per questi momenti. –

      Scegliere un’ora adatta per tutti; spegnere le fonti di distrazione come il telefonino. –

      Scegliere un luogo della casa in cui sia possibile stare seduti in cerchio e guardarsi, per esempio attorno a un tavolo o sui divani in cerchio, personalizzando l’ambiente di modo che ci sia un’atmosfera raccolta e calda. –

      Si può mettere un segno della fede, come una Bibbia o un’icona o un crocifisso, e si possono disporre dei fiori o qualche altro abbellimento.

SCALETTA

 

1. Inizio

a. Si accende la candela al centro.

b. Si fa tutti insieme il segno della croce dicendo: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

 

2. Condivisione

a. Si condivide un sentimento positivo della settimana (introduce brevemente il momento uno dei genitori).

Per primi condividono i genitori, poi i figli.

La condivisione ha questo stile: questa settimana sono stato contento quando… un momento bello è stato quando… ho provato gioia/serenità/speranza quando…

 

b. Si condivide un sentimento negativo della settimana.

Per primi condividono i genitori, poi i figli.

La condivisione ha questo stile: questa settimana sono stato triste quando… un momento brutto è stato quando… ho provato paura/ansia/rabbia quando…

 

3. Ascolto

a. Si legge il brano proposto (può farlo un figlio in grado di leggere scorrevolmente).

 

Testo della  settimana: 30 novembre-5 dicembre

 

Il secondo simbolo è la terra in cui Gesù nasce: Betlemme. “Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode…perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele” (Mt 2,1.5-6). Gesù nasce in un posto poco conosciuto, in un paesino. Eppure qui avviene un fatto significativo per l’intera umanità, che ancora attraversa il tempo e lo spazio: Dio si fa uomo. Betlemme era una cittadina piccolissima di Israele, il suo nome significa: “casa del pane” e questo significato evoca qualcosa di bello e familiare. Spesso nelle nostre case capita che mamma o papà preparino un dolce, il pane, oppure un piatto speciale, e la casa si riempie di un odore buonissimo. Chi arriva da fuori sente subito il profumo e si sente “a casa”. Betlemme ci aiuta a capire che nella nostra famiglia, piccola o grande che sia, in un momento facile o difficile, c’è un odore che caratterizza la nostra casa: è l’odore di casa, quello che ci fa sentire a casa, quello che fa essere la nostra famiglia come Betlemme “casa del pane”!

 

Qual è l’odore che più mi piace nella mia famiglia, quello che mi fa sentire veramente a casa?

A cosa mi fa pensare?

 

b. Si risponde uno per volta alla domanda.

Per primi condividono i genitori, poi i figli.

 

4. Preghiera

a. Un genitore introduce un breve momento di preghiera silenziosa che ciascuno farà per sé: facciamo un momento di silenzio, nel quale preghiamo gli uni per gli altri e per...

 

b. Al termine del silenzio, il genitore inizia: Padre Nostro… e tutti pregano il Padre Nostro.

 

5. Conclusione

 a. Si fa tutti insieme il segno della croce dicendo: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

 

b. Poi un genitore fa un piccolo segno di croce sulla fronte degli altri membri della famiglia, dicendo: Dio ti benedica…

 

c. Si spegne la candela.